Diversi appuntamenti hanno accompagnato la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione del Premio Sila ’49, che si è tenuta nella splendida cornice di Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, partner dell’evento insieme alla Provincia di Cosenza e alla Camera di Commercio,  sabato 1 dicembre.
L’avvio è stato dedicato ai giovani, con una serie di incontri che hanno visto protagonisti gli attori del mondo della scuola:
nella mattinata di giovedì 29 novembre gli studenti delle scuole superiori hanno incontrato Andrea Mochi Sismondi, autore del libro “Confini Diamanti. Viaggio ai margini d’Europa, ospiti dei Rom”, edito da Ombre Corte. L’incontro, moderato da Franco Dionesalvi e organizzato in collaborazione con il Circolo Culturale Popilia, ha visto la partecipazione di esponenti della comunità rom locale che hanno dato vita ad un interessante dibattito con gli studenti intervenuti;

il giorno seguente, venerdi 30, con inizio alle ore 9.30, gli alunni delle scuole primarie hanno partecipato al laboratorio “A tutta poesia!”, condotto da Chiara Carminati, vincitrice del Premio Andersen 2012, che nel pomeriggio, dalle ore 15.30, ha proseguito i lavori con  “Perlaparola, bambini e ragazzi nelle stanze della poesia”, corso di formazione per educatori.

“Del corretto e complesso rapporto tra Economia e Cultura: un manifesto per la Calabria” è il titolo del convegno che nel pomeriggio ha animato la prima edizione del Premio Sila 49, con protagonisti Piero Bevilacqua (Università La Sapienza di Roma), Pierangelo Dacrema (Università della Calabria), Fabio De Chirico (Soprintendente Bsae Calabria), Amedeo Di Maio (Università l’Orientale di Napoli). A poche settimane dallo svolgimento degli Stati Generali della Cultura, convocati a Roma a conclusione della campagna lanciata dal quotidiano il Sole 24 Ore, un interessante dibattito ha declinato i temi del dibattito nazionale in chiave locale, con particolare riferimento al Mezzogiorno e alla Calabria.
La giornata si è chiusa con il recital di Flavio Oreglio, Sulle spalle dei giganti.

Sabato 1 dicembre la cerimonia di premiazione dei vincitori,  condotta dal giornalista del TG2 Enzo Romeo, è stata preceduta  da un racconto collettivo ad opera delle compagnie teatrali Gruppo 80 e Voci Luci & Co.:  Le belle pagine del Sila, un breve e suggestivo viaggio nella storia del Premio, ideale introduzione ai primi vincitori della nuova fase di una straordinaria avventura culturale chiamata Premio Sila.

I vincitori della nuova edizione del Premio Sila ’49 sono stati:

Valeria Parrella con Lettera di dimissioni, edito da Einaudi, per la Sezione Letteratura. “Il romanzo di Valeria Parrella nel filone della narrativa civile napoletana – scrivono i giurati – fa di Napoli il teatro e la misura del fallimento delle ambizioni più alte di un’intera generazione, tradita dalla politica e dalla società. La ricchezza della scrittura, dei registri e dei linguaggi, fa del romanzo un’opera complessa e ambiziosa, che spicca nel panorama della letteratura della “convivenza” che infesta le nostre librerie”. Roberta Carlini con L’economia del noi edito da Laterza, “Premio al saggio di Roberta Carlini perché in una Italia pervasa dalla crisi economica, “L’economia del noi” narra con rigore di esperienze positive di attività economiche organizzate sulla base dell’idea guida del bene comune, piuttosto che su quella, da tempo prevalente, dell’interesse individuale.
A Sandro Bonvissuto per Dentro, edito da Einaudi, va il Premio Speciale della giuria. ” Il romanzo di Sandro Bonvissuto trasforma esperienze chiave della vita del protagonista in altrettanti esercizi spirituali fondati sullo sforzo di mantenere riconoscibile la condizione più alta dell’umanità in situazioni di costrizione e annullamento proprie di alcune istituzioni del paese: il carcere e la scuola”.  Un altro Premio speciale è stato dedicato  alla memoria di Mario Alcaro: “la sua storia accademica, il suo impegno politico sono concordi nella rappresentazione dell’opera di uno studioso significativamente legato ai temi del mondo meridionale e mediterraneo”

Nei tre giorni di eventi è stato possibile, inoltre, visitare la mostra dal titolo “Premio Sila. Una storia”, che ripercorrendo sinteticamente le vicende del premio letterario ha permesso al numeroso pubblico intervenuto, soprattutto ai più giovani, di cogliere la portata e la dimensione culturale di un evento che ha segnato le vicende calabresi del recente passato e si pone ora, nel terzo millennio, l’ambizioso obiettivo di attualizzarne le coordinate culturali, più attuali che mai.