LA STORIA

Nel 1949 veniva istituito il Premio Sila, per rispondere alla necessità di ricostruzione culturale, di rinascita materiale e intellettuale di una Italia e di una Calabria uscite dalla guerra e dal ventennio fascista.

Nel maggio del 2010, nella città di Cosenza, per iniziativa di Banca Carime nella persona del suo Presidente Andrea Pisani Massamormile, dell’Arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari e dell’Avvocato Enzo Paolini, è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di avviare una nuova fase del prestigioso premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta.

Il Sila, tra i più antichi premi letterari italiani collocò, sin dalle sue prime edizioni, la Calabria nei circuiti culturali nazionali e nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità del calibro di Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Luigi Russo, Leonida Répaci. Carlo Levi, Geno Pampaloni, Rosario Villari, Enzo Siciliano, Angelo Guglielmi.

Il nuovo Premio Sila ’49 vuole riprendere le fila di un discorso interrotto per stimolare, in un periodo storico complesso e difficile, la ricostruzione di un tessuto sociale attraverso percorsi culturali che richiedono attenzione, sensibilità e partecipazione. Oggi più che mai vogliamo ribadire il primato della cultura, della conoscenza, dell’esercizio dello spirito critico.
Dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1949, il Premio Sila ha sempre rappresentato qualcosa di più di un semplice concorso letterario. I fondatori pensarono di offrire con l’istituzione del premio una risposta alla domanda e al bisogno di ricostruzione, anche culturale, che proveniva da vasti settori della società calabrese.

Fu una risposta sia all’ansia di rinascita materiale e intellettuale che all’esigenza di ricostruire, rinnovandoli, vecchi circuiti politici e culturali; fu il tentativo, riuscito, di individuare nuove forme di elaborazione e circolazione delle idee che non tenessero fuori dai confini della Calabria la nuova cultura che riprendeva vita e germogliava rigogliosa in Italia e in Europa.

Già allora si avvertiva la necessità di connettere la dimensione locale alla complessità di un globale percepito, con acume, come termine di riferimento imprescindibile. Una vicenda culturale complessa, che alimentando un forte dibattito, a volte dai toni aspri, riuscì a dialogare con chi lo criticava, in tal modo rigenerandosi e riuscì a interpretare le reali esigenze di partecipazione della società calabrese. Basti pensare alle giurie popolari di studenti e lavoratori che affiancarono per un periodo quella degli esperti. Un premio letterario che guardava al tessuto sociale e politico fungendo da stimolo e catalizzatore per l’intera scena culturale.

Ancora oggi si avverte la necessità, tutt’ora impellente, di stimolare, in un periodo storico complesso e difficile, la ricostruzione di un tessuto sociale attraverso percorsi culturali che richiedono attenzione, sensibilità e partecipazione. Quanto di più possibile lontano dal modello televisivo imperante.

A tal fine,a partire dall’edizione 2012 del Premio Sila ‘49, la prima dopo una lunga interruzione della manifestazione, si intende riprendere le fila di un percorso interrotto, rifacendosi alle sue coordinate originarie.

Premio Sila ‘49 sarà un percorso di lettura condivisa, di appuntamenti culturali, di coinvolgimento del mondo della scuola, di riflessione critica e propositiva rispetto alla complessità che ci circonda. Partendo dalle migliori radici della nostra specificità locale.

La scelta di dedicare le sezioni del concorso alla letteratura e all’economia indica la volontà di aggregare intorno all’operazione culturale le forze e le energie intellettuali del territorio nell’analisi ed individuazione di parabole di sviluppo concrete e percorribili.

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