A Sandro Bonvissuto per “Dentro”, edito da Einaudi, va il Premio Speciale della giuria.
Motivazioni: “Il romanzo di Sandro Bonvissuto trasforma esperienze chiave della vita del protagonista in altrettanti esercizi spirituali fondati sullo sforzo di mantenere riconoscibile la condizione più alta dell’umanità in situazioni di costrizione e annullamento proprie di alcune istituzioni del paese: il carcere e la scuola.”
Un altro Premio speciale va alla memoria di Mario Alcaro: “la sua storia accademica, il suo impegno politico sono concordi nella rappresentazione dell’opera di uno studioso significativamente legato ai temi del mondo meridionale e mediterraneo”
Sandro Bonvissuto (Roma, 1970).
Fa il cameriere in un’osteria ed è laureato in filosofia. Alcuni suoi racconti sono stati raccolti in un libro (Nostalgia del vento, Amaranta editrice 2010) che per varie traversie non ha avuto distribuzione. Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Dentro.
“Dentro” (Einaudi, 2012)
Ci sono libri che quando li chiudi continuano ad abitarti, lasciandoti impressa un’emozione duratura. È una questione di vitalità contagiosa, d’intelligenza, d’umanità, di sguardo sul mondo. Ha a che fare con la pasta di quei pensieri che mentre ti spiazzano senti subito tuoi.
Dentro racconta a ritroso la storia di un uomo, dall’età adulta all’infanzia, isolando tre momenti capitali: l’esperienza del carcere; l’amicizia tra due adolescenti che il caso fa sedere vicini, il primo giorno di scuola; le istruzioni per l’uso di un bambino, di un padre e di una bicicletta.
Bonvissuto insegue pensieri, immagini, intuizioni folgoranti come spinto da un’urgenza vera, assoluta, impermeabile ai luoghi comuni e ai compiacimenti stilistici.
Ed è questa la prima cosa che si sente: la forza d’urto di una scrittura che sa convincere ed emozionare perché è al di fuori di ogni canone.