Il Premio alla Carriera a Carlo Ginzburg è il riconoscimento a uno dei più noti e più tradotti fra gli storici viventi. «Un riconoscimento prestigioso, reso ancora più prestigioso da chi mi ha preceduto. Sono profondamente onorato».

Motivazioni: Dalle sue prime opere sulle credenze popolari nell’epoca moderna che gli inquisitori/persecutori ritenevano stregoneria – opere che divennero pietre miliari della nuova storiografia fondative del metodo microstorico – fino ai saggi, la sua forma preferita, su una gamma incredibile di temi, metodi e personaggi, Ginzburg è stato sempre uno storico tutt’altro che a-politico e astratto, levando alta la sua voce in dibattiti pubblici e prendendo sempre posizioni forti e coraggiose, in un percorso di impegno civile e intellettuale che ben si incrocia con il Premio Sila ’49.

La Lectio Magistralis I benandanti cinquanta anni dopo, in programma sabato 26 novembre ore 11.30 avrà come oggetto riflessioni sulla sua prima opera I Benandanti, a distanza di cinquant’anni dalla pubblicazione.

 

Nato a Torino da Leone e Natalia Ginzburg nel 1939, Carlo Ginzburg si è occupato prevalentemente di storia della mentalità e della cultura popolare tra il 16° e il 17° secolo, con particolare attenzione ai problemi metodologici e ai rapporti tra ricerca storica e altri ambiti disciplinari. Nel 1992 riceve il Prix Aby Warburg e nel 2005 il premio dell’Accademia dei Lincei Antonio Feltrinelli, nella categoria scienze storiche. Nel 2010 ha ricevuto il Premio Balzan per la storia europea 1400-1700. Professore all’università di Bologna dal 1976, quindi nelle Università di Harvard, Yale e Princeton e dal 1988 alla UCLA University of California di Los Angeles. Dal 2006 insegna Storia delle culture europee presso la Normale di Pisa.