COSENZA – «Natino Chirico ci ha proposto un tuffo “insieme” più che mai attuale. L’arte vera, come sempre, coglie aspetti che non siamo in grado di esprimere con tutte le parole del mondo. La sua giunge diretta come un dardo nella suggestione di tutti noi ed interpreta mirabilmente i valori che da dieci anni a questa parte perseguiamo». Con queste parole Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila, apre la mostra, non a caso intitolata “Insieme”, dell’artista che ha firmato il manifesto (“I tuffatori”) della decima edizione della manifestazione.

L’allestimento con le opere di Chirico, tra i più importanti ritrattisti italiani oltreché pittore figurativo dalle origini calabresi, è fruibile gratuitamente da ieri, lunedì 30 maggio, fino al prossimo 21 giugno negli spazi del museo dei Brettii e degli Enotri del quartiere Spirito Santo. I visitatori possono, così, immergersi in un vero e proprio viaggio, guidati dalle grandi tele che evocano, in un certo qual senso, i colori, la potenza e l’energia del territorio calabrese. «La Calabria – afferma l’artista – non mi ha mai abbandonato, così come l’arte: entrambe accompagnano i miei sogni, entrambe rappresentano per me la cura, qualcosa di sublime senza cui mi è davvero impossibile vivere».

Sempre nel corso dell’appuntamento, il plauso del sindaco Franz Caruso: «Iniziative come questa, così come il Premio Sila, non solo risvegliano la città di Cosenza da un punto di vista prettamente culturale, ma sono di fondamentale importanza anche e soprattutto perché vanno a valorizzare il nostro bellissimo centro storico».

All’inaugurazione della personale di arte contemporanea, tra le altre cose patrocinata dall’amministrazione bruzia e sostenuta da Ail Cosenza, presenti, oltre al presidente Paolini e al primo cittadino Caruso, anche la direttrice del Premio Sila ’49 Gemma Cestari, insieme alla delegata dal sindaco alla cultura Antonietta Cozza, alla direttrice del museo Marilena Cerzoso, al presidente di Ail Cosenza Maura Nigro e allo storico dell’arte Enzo Le Pera. L’evento, che per l’appunto rientra nelle diverse iniziative messe a punto dal Premio per la sua edizione 2021, è visitabile negli orari del museo, dunque dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 (da martedì a venerdì) e dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 (sabato e domenica).