Il ritorno del Premio Sila, o meglio l’esordio del neonato Premio Sila 49, si caratterizza per il filo rosso che lega il nuovo al vecchio. Non abbandona, anzi rinnova e rinforza, l’attenzione per le opere d’impegno civile, questa prima edizione del Premio, che vede fra i cinque finalisti per la sezione letteratura i seguenti titoli: “L’uomo nero e la bicicletta blu”, Einaudi, di Eraldo Baldini, “Dove eravate tutti”, Feltrinelli, di Paolo Di Paolo, “Per legge superiore”, Sellerio, di Giorgio Fontana, “Romanzo per signora”, Feltrinelli, di Piersandro Pallavicini e, infine il titolo vincitore, “Lettera di dimissioni”, Einaudi, di Valeria Parrella.
Diversi appuntamenti hanno accompagnato la cerimonia di premiazione dei vincitori di questa prima edizione, che si è tenuta nella splendida cornice di Palazzo Arnone, sabato 1 dicembre.
L’avvio è stato dedicato ai giovani, con una serie di incontri che hanno visto protagonisti gli attori del mondo della scuola, con i due incontri del 29 e del 30, nel corso dei quali gli studenti (delle scuole superiori prima, delle primarie poi) hanno incontrato due interessanti autori: Andrea Mochi Sismondi e Chiara Carminati.
“Del corretto e complesso rapporto tra Economia e Cultura: un manifesto per la Calabria” è il titolo del convegno che nel pomeriggio del 30 ha animato la prima edizione del Premio Sila 49 , con protagonisti Piero Bevilacqua (Università La Sapienza di Roma), Pierangelo Dacrema (Università della Calabria), Fabio De Chirico (Soprintendente Bsae Calabria), Amedeo Di Maio (Università l’Orientale di Napoli).
La giornata si è chiusa con il recital di Flavio Oreglio, “Sulle spalle dei giganti”.
Sabato 1 dicembre la cerimonia di premiazione dei vincitori, condotta dal giornalista del TG2 Enzo Romeo, è stata preceduta da un racconto collettivo ad opera delle compagnie teatrali Gruppo 80 e Voci Luci & Co.: Le belle pagine del Sila, un breve e suggestivo viaggio nella storia del Premio, ideale introduzione ai primi vincitori della nuova fase di una straordinaria avventura culturale chiamata Premio Sila.
